Fauglia ha conservato le caratteristiche del tipico paese rurale, testimone di una civiltà contadina quasi del tutto scomparsa. In seguito alla distruzione del castello, avvenuta nel 1433 ad opera dei fiorentini, il paese andò pian piano strutturandosi come lo si vede oggi, lungo il crinale della collina.
Sull’unica strada che attraversa l'abitato si affacciano edifici e palazzi costruiti in gran parte tra il XVII e il XIX secolo, nel momento di maggiore prosperità della zona. I punti di maggiore interesse sono la Chiesa di San Lorenzo, il palazzo comunale e il campanile della chiesa vecchia.
Da visitare i depositi sotterranei di granaglie, recentemente rinvenuti in Piazza del Mercato.
I dintorni offrono alcuni dei più suggestivi scorci panoramici delle Colline Pisane. Il territorio è prevalentemente collinare, ma non mancano zone pianeggianti come quelle intorno alle frazioni di Valtriano, nota per i mobilifici, e Acciaiolo.
Se in passato la maggior parte degli abitanti era dedita all'agricoltura, oggi, pur continuando la produzione di vini DOC, le attività prevalenti sono il commercio e il terziario in genere.
Fauglia è nota per le sue ville, in cui hanno soggiornato nobili, letterati e artisti. Tra queste spicca Villa Trovarsi, appartenuta alla famosa attrice Marta Abba, che la chiamò così in ricordo di una commedia di Pirandello a lei dedicata.
A Fauglia sono presenti due musei legati all'attività di due noti artisti: Alvaro Marioni, pittore e intagliatore, e Giorgio Kiernek, pittore post-macchiaiolo che con i suoi dipinti ha immortalato la campagna circostante.
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