Il 25 marzo 1688, nella cappella del Duomo di Pisa, intitolata all'Incoronata, venne solennemente collocata l'urna che contiene il corpo di Ranieri degli Scaccieri, Patrono della città, morto in santità nel 1161. Cosimo III de' Medici aveva infatti voluto che l'antica urna contenente la reliquia fosse sostituita con una più moderna e fastosa. La traslazione dell'urna fu l'occasione per una memorabile festa cittadina, dalla quale, secondo la tradizione, ebbe inizio la triennale illuminazione di Pisa che dapprima si chiamò illuminazione e poi, nell'Ottocento, Luminara.
L'idea di celebrare una festa illuminando la città con lampade ad olio non fu tuttavia un'invenzione del momento, ma una consuetudine nata da tempo ed affermata gradualmente col passare degli anni. Il primo documento storico attestante la tradizione della luminara risale al 1337.
Ogni anno circa 100.000 lumini (in pisano lampanini) vengono posti su telai in legno (detti biancheria) che vanno a disegnare le forme architettoniche di chiese, palazzi e torri dei lungarni. Tale tipo di decorazione, una volta molto comune, si trova ormai usuale solo a Lucca e a Pisa.
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