Nell'anno 1185 si verificò il cedimento basamentale e la conseguente inclinazione che comportò il blocco dei lavori per quasi un secolo. La continuazione fu affidata a Giovanni di Simone, che proprio in quegli anni aveva lavorato sulla Chiesa di San Francesco con il suo ardito campanile. L’architetto dimostrò straordinaria perizia nel limitare le conseguenze della pendenza e così i lavori continuarono fino al 1284, data della sconfitta navale della Meloria. L'ultimo anello del Campanile, il settimo, adibito a cella campanaria, fu concepito e realizzato da Tommaso Pisano intorno alla metà del XIV secolo.
Sono ammessi alla visita gruppi di max 40 persone accompagnate dal personale addetto (la visita dura circa 35 minuti). L'inizio della visita deve avvenire improrogabilmente all'ora indicata sul biglietto di ingresso. Ingresso vietato ai minori di otto anni. I minorenni dovranno comunque essere accompagnati da adulti responsabili.
La visita alla Torre pendente impone al visitatore un notevole impegno fisico, che dovrà essere soggettivamente valutato, tenendo conto che la scala elicoidale interna alla Torre, di ridottissime dimensioni, è composta da circa 300 gradini. Se ne sconsiglia la visita a persone che soffrono di vertigini. È possibile accedere alla cella campanaria e alla sommità della Torre ma non ai piani intermedi. È vietato sporgersi dalle balaustre di protezione e uscire sui camminamenti ai vari livelli. È vietato transitare sotto le campane e percuoterle con alcunché. È vietato visitare la torre portando con sé borse o contenitori di qualsiasi genere, che potranno essere lasciati al guardaroba presso il punto di raccolta. È consentito introdurre ed utilizzare macchine fotografiche e videocamere.
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